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Digital Signage per il risparmio energetico

Il Digital Signage oltre a mostrare contenuti interattivi in maniera spettacolare, contribuisce anche ad accelerare la transizione energetica.

TECNOLOGIA A CATODO COMUNE

Fin dalla sua introduzione, il LED è stato considerato una fonte luminosa a grande risparmio energetico, ma in realtà solo un terzo della potenza viene effettivamente utilizzato mentre il resto viene emesso come calore.

In parte, questa perdita è il risultato del design: i colori alla base (Red, Green, Blue) vengono gestiti alla stessa tensione anche se sarebbero necessarie tensioni diverse per ciascuno. Questo si traduce in una inutile dissipazione di potenza dovuta al necessario inserimento di resistori.

La tecnologia a catodo comune rappresenta un’innovativa soluzione a questo problema: ogni colore di base viene azionato alla relativa tensione specifica, evitando le perdite di potenza dovute ai resistori e permettendo di risparmiare fino al 30% di energia.

Sebbene i produttori siano ancora titubanti, spesso a causa del costo maggiore relativo alla complessa lavorazione, questo metodo porterebbe ad una maggiore efficienza energetica e ad un risparmio rilevante.

TECNOLOGIA FLIP-CHIP

Un altro aspetto energetico importante è direttamente connesso al pixel pitch, anche detto passo o interasse, ovvero la distanza tra il centro di un pixel e il centro di quello immediatamente adiacente.

Come regola generale, uno spazio tra i pixel ridotto equivale ad una migliore risoluzione dello schermo e questo criterio influenza la corretta distanza di visualizzazione per gli schermi LED. Tuttavia, anche il processo di produzione ha un grande impatto sull’efficienza dei pixel.

In linea di principio, i micro-LED vengono tagliati a partire da un substrato più grande. Questo porta ad una percezione più debole dell’emissione di luce a livello dei bordi, che viene ulteriormente affievolita dall’applicazione dei fili di contatto sulla superficie superiore.

Dato che la superficie di emissione si riduce in presenza di un pixel pitch minore ma i fili di contatto rimangono gli stessi, l’impatto negativo sulla resa energetica è tangibile e l’effetto si percepisce in maniera più grave sui LED più piccoli. Anche in questo caso esiste una soluzione tecnica al problema: la tecnologia flip-chip.

Tramite questo metodo, il contatto viene effettuato completamente sul retro in modo che l’emissione di luce non sia ostacolata dai fili di contatto che non figurano sulla parte anteriore. Grazie all’utilizzo dei flip-chip, i produttori potrebbero aumentare notevolmente la luminosità e risparmiare energia, soprattutto in caso di pixel pitch molto ridotto.

SPEGNIMENTO E STAND-BY

Un altro fattore che determina un rilevante consumo di energia nel momento in cui si utilizza un display a LED è il fatto che la maggior parte dei prodotti non offre una vera e propria modalità stand-by.

In questo caso, una possibile soluzione è spegnere completamente il display oppure impostare i LED sul colore nero. Tuttavia, se lo schermo non è completamente spento può ancora consumare fino al 20% del massimo consumo energetico.

Sebbene quindi l’opzione migliore sarebbe spegnere i display, molti clienti, anche su suggerimento di produttori o rivenditori, tendono a mantenere gli schermi accesi per timore di un malfunzionamento successivo allo spegnimento.

Questa credenza generale era valida in passato, quando molti prodotti a LED avevano un flusso di lavoro complicato e i componenti erano maggiormente soggetti a guasti.

Ora questo non è più necessario. Accendere e spegnere costantemente lo schermo può in alcuni casi affaticarlo, ma non ha alcun effetto negativo con prodotti più aggiornati, ancora di più se effettuato ad intervalli ragionevoli (ad esempio spegnendo il display la sera e riaccendendolo la mattina).

CONTENUTO

Il consumo energetico dipende anche dal tipo di contenuto che si sceglie di mostrare. Di base, il contenuto chiaro consuma più potenza del contenuto scuro, perciò tanto più scuro è il contenuto dell’immagine da visualizzare tanto maggiore sarà il risparmio energetico.

Proprio per questo è importante analizzare e scegliere consapevolmente il tipo di contenuto che andrà ad essere visualizzato sullo schermo installato.

CONCLUSIONI

Le opportunità di risparmio energetico grazie al Digital Signage sono quindi numerose e possono riguardare sia il processo di produzione che il funzionamento, così come i contenuti visualizzati.

Rivediamo di seguito alcuni modi per risparmiare energia con i display a LED:

  • Produzione: fino al 30% con tecnologia a catodo comune
  • Produzione: aumento significativo della luminosità, in casi speciali fino al 100%, quando si utilizza la tecnologia flip-chip per pixel pitch ridotti
  • Funzionamento: fino al 20% durante il non utilizzo quando il display è impostato su stand-by
  • Contenuto: maggiore risparmio energetico selezionando contenuti scuri o riducendo i chiari

Mettendo in atto queste semplici soluzioni è possibile muovere dei passi importanti verso il risparmio energetico e la sostenibilità ambientale.

Combinando le conoscenze delle varie trappole energetiche e la volontà di contribuire al cambiamento, le aziende possono così consigliare anche i propri clienti di conseguenza, producendo in questo modo risparmi significativi a vantaggio sia del bilancio che dell’impronta ecologica.