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Alluminio come materiale per la costruzione

L’alluminio è uno degli elementi più abbondanti nella crosta terrestre.

È uno dei cosiddetti “metalli della terra” che, a causa della sua rapida reazione con altre sostanze, di solito si presenta solo allo stato solido.

L’alluminio è molto apprezzato nell’industria, principalmente per due proprietà: lo strato di ossido quasi impenetrabile che lo rende molto resistente alla corrosione e, naturalmente, il suo peso ridotto.

Si tratta di un metallo relativamente malleabile che può essere utilizzato per molteplici scopi nell’industria.

Può essere lavorato in fogli molto sottili ed è particolarmente interessante se lavorato insieme ad altri metalli, infatti vengono formate delle leghe realizzate in alluminio e magnesio, molto utilizzate nelle industrie.

L’uso dell’alluminio come materiale per la costruzione

Questo metallo è spesso utilizzato proprio per la sua densità relativamente bassa. Ha acquisito un’enorme importanza, soprattutto nella costruzione di veicoli tanto da diventare quasi indispensabile.

Nella sua forma di base, bisogna tenere in considerazione il prezzo elevato, la scarsa saldabilità e la resistenza alla rottura.

Tutti questi aspetti cambiano considerevolmente quando l’alluminio viene lavorato sottoforma di leghe con altri metalli o con il silicio.

In questi casi raggiunge resistenze vicine a quelle di alcuni acciai ma con un peso notevolmente ridotto.

Viene spesso usato quando si desidera una notevole riduzione di peso e non si bada molto ai costi dei materiali.

Un altro vantaggio molto importante è che l’alluminio può essere pressato per ottenere forme molto complesse, in particolar modo per i profili cavi o i dissipatori di calore, solitamente realizzati in alluminio per la sua ottima conduttività termica.

Costruzione di veicoli e altri campi di applicazione

A causa del suo peso relativamente basso, l’alluminio è un importante elemento per il risparmio di carburante.

Nella produzione di automobili, i materiali in alluminio vengono utilizzati per varie componenti del motore, da pistoni o testate fino a interi blocchi motore.

Inoltre, il materiale è caratterizzato da una dilatazione termica relativamente bassa, motivo per cui anche gli alloggiamenti dei riduttori o degli scambiatori di calore sono spesso fatti in alluminio e recentemente è stato utilizzato per varie parti della carrozzeria dei veicoli.

È impiegato anche per la costruzione di biciclette, aeroplani, veicoli commerciali o veicoli ferroviari ma viene apprezzato anche nell’elettronica o nell’ingegneria elettrica, dove si distingue come conduttore di elettricità.

Ecco alcuni prodotti in cui questo materiale risulta indispensabile oggi:

  • Produzione di imballaggi e contenitori
  • Produzione di materiali per l’edilizia e funzionali come la produzione di strutture esterne
  • Sottoforma di lega, per la produzione di mescole metalliche particolarmente leggere e resistenti per l’industria

La lavorazione dell’alluminio

L’alluminio può essere lavorato in un’ampia varietà di modi.

Un tipo di lavorazione molto comune è la produzione di forme più complesse come parti di alloggiamento ma sono molto frequenti anche i cosiddetti processi di formatura, come la laminazione o la pressatura dei metalli, nonché i processi di lavorazione del taglio come tornitura, foratura e fresatura.

L’estrazione del metallo

Sfortunatamente, l’estrazione dell’alluminio richiede molta energia.

Sono necessari ben oltre 10.000 kilowattora di energia elettrica per produrre una tonnellata di questo metallo leggero.

Vengono utilizzate grandi aree per estrarre il materiale di base e la maggior parte dell’alluminio è prodotta nella Repubblica popolare cinese.

Negli ultimi anni vi sono stati notevoli problemi energetici a causa dell’enorme volume di produzione e per questo motivo la produzione è già stata notevolmente ridotta, con conseguente carenza di materie prime.

La produzione in Italia è diminuita drasticamente negli ultimi anni e uno dei motivi principali è probabilmente l’aumento dei prezzi dell’energia.

Alla luce di ciò, ad oggi, l’Italia è quasi completamente dipendente dalle importazioni da altri paesi come Cina, Russia o Canada.