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Raggi UV-C e la loro efficacia contro il Coronavirus

La luce ultravioletta a lungheza d’onda corta è in grado
di neutralizzare il Coronavirus SARS-CoV-2.

La domanda di lampade LED UVC presso la società coreana Seoul Viosys è aumentata notevolmente dallo scoppio della pandemia da Coronavirus, come riporta la società in un suo comunicato stampa.

La radiazione UVC è efficace nella disinfezione e sterilizzazione, per questo motivo la domanda di questi dispositivi LED UV-C è aumentata del 500% nelle ultime settimane.

90% di Coronavirus in meno in 60 secondi

Sempre secondo l’azienda, dopo solo un minuto di irradiazione, la carica virale è ridotta del 90%. La luce UV viene utilizzata anche per la disinfezione nei trattamenti dell’acqua.  La NASA utilizza questo metodo anche per la sterilizzazione dei componenti per la ISS.

Al momento le richieste di questa tecnologia arrivano soprattutto per le applicazioni contro il Coronavirus, come scrive l’azienda nel suo comunicato stampa.

Come funzionano i raggi UV

La radiazione UV è invisibile, si tratta della luce ad latra frequenza nell’intervallo tra i 100 e i 400 nm.

Si distingue tra radiazioni UVA, UVB e UVC e quest’ultima è la radiazione più potente.
E’ noto che questa luce UV (UVA e UVB) danneggia la pelle e che è necessario proteggersi. Gli UVC vengono invece assorbiti dall’atmosfera.

I germi non hanno ancora sviluppato un meccanismo protettivo contro queste radiazioni (vedi la pubblicazione “trattamento dell’acqua con LED UV"). Per questo motivo la radiazione UVC viene utilizzata per la disinfezione e sterilizzazione di acqua o dispositivi e edifici. La radiazione attacca il DNA e ne impedisce la riproduzione.

“La disinfezione delle superfici è forse l’applicazione più semplice e prevedibile della radiazione germicida ultravioletta.
Gli UV sono risultati altamente efficaci nel controllare la crescita microbica e nel raggiungere la sterilizzazione della maggior parte dei tipi di superfici", come si può leggere nel Manuale sull’Irradiazione germicida ultravioletta di Wladyslaw Kowalski del 2009.

Maggiore durata dei LED

Anche se i LED UVC sono stati sempre i più utilizzati nella scienza, ora sono concepiti anche in campo medico. A differenza delle lampade UV convenzionali, i LED non generano ozono, non si surriscaldano e consumano meno energia. La durata utile è ora indicata come 10-50.000 ore.

Per maggiori informazioni puoi visitare il sito: http://www.seoulviosys.com/en/technology/uvled/