Credito di Imposta 4.0: le aliquote del 2023

La legge di bilancio non prevede misure finalizzate al mantenimento della percentuale di agevolazione per il 2022, pertanto entrerà in vigore l’approccio previsto dalla precedente legge di bilancio, coprendo la manovra dal 2023 al 2025.

Tuttavia, sono ancora molte le correnti politiche che spingono a riportare i tassi di interesse ai livelli del 2023 attraverso possibili interventi nei primi mesi di quest’anno, a condizione che si risolva positivamente il dialogo tra governo e UE, consentendo al governo italiano di utilizzare anche la Porzione delle risorse PNRR non spese per il periodo 2021-2022.

Nel frattempo l’impostazione è la seguente:

Investimenti 01.01.2023 – 31.12.2025 o 30.06.2026 con ordine e acconto almeno pari al 20% entro il 2025 Fruibilità
Beni materiali 4.0 Allegato A (2017) 20% per investimenti fino a 2,5 milioni;
10% per investimenti tra 2,5 e 10 milioni;
5% per investimenti compresi tra 10 e 20 milioni.
3 quote annuali
Beni immateriali 4.0 Allegato B (2017-18) – 20% per investimenti sino a 1 milione (Investimenti dal 01.01.2023 al 31.12.2023 o 30.06.2024 con ordine e acconto almeno pari al 20% entro il 2023);
– 15% per investimenti sino a 1 milione (Investimenti dal 01.01.2024 al 31.12.2024 o 30.06.2025 con ordine e acconto almeno pari al 20% entro il 2024);
– 10% per investimenti sino a 1 milione (Investimenti dal 01.01.2025 al 31.12.2025 o 30.06.2026 con ordine e acconto almeno pari al 20% entro il 2025).
3 quote annuali

Di conseguenza, la Legge di Bilancio 2022 prevede aliquote agevolate ridotte per gli investimenti materiali e immateriali, mentre non viene riconosciuta la SuperContributo prevista dalla Legge sugli aiuti 2022. In particolare, il credito d’imposta per gli investimenti ordinari non è prorogato dal 2023 in poi.

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Di seguito si riportano i dettagli delle caratteristiche della Detrazione 4.0 per attività materiali e immateriali nell’ambito degli allegati A e B 2017:

1. I beni materiali ammissibili all’agevolazione 4.0 sono suddivisi in tre categorie:

a) Beni strumentati il ​​cui funzionamento è controllato da un sistema informatico o gestito da idonei sensori ed attuatori;

b) sistemi di garanzia della qualità e sostenibilità;

c) Attrezzature per l’interazione uomo-macchina e miglioramento dell’ergonomia e della sicurezza nel posto di lavoro Logic 4.0.

Si applicano le seguenti eccezioni:

  • Veicoli e gli altri mezzi di trasporto di cui all’art. 164, comma 1, TUIR;
  • Beni materiali strumentali con coefficiente di ammortamento inferiore al 6,5%;
  • Fabbricati e le costruzioni.

2. Per gli investimenti immateriali di Industria 4.0 (beni compresi nell’Allegato B della Legge di Bilancio 2017 inseriti nella Legge di Bilancio 2018), si sottolinea che:

Saranno ammesse anche le spese di servizio relative all’utilizzo dei beni di cui all’Allegato B di cui sopra tramite soluzioni di cloud computing, calcolate in base al principio della competenza; A differenza del precedente sussidio, anche i beni materiali 4.0 non necessitano di investimenti per ricevere tale beneficio;

Le immobilizzazioni immateriali non si riferiscono necessariamente alle stesse immobilizzazioni materiali oggetto del super ammortamento; La convenienza si riferisce al software acquistato separatamente. Il software necessario per il funzionamento della macchina è considerato parte della macchina e quindi facilitato secondo la fascia del bene materiale.

Utilizzare il credito d’imposta 4.0

Il credito d’imposta 4.0 sarà destinato a compensazione (ai sensi dell’art. 17 del DL 241/1997), pagabile in 3 rate annuali di pari importo, in luogo della 5° rata annuale dell’anno precedente.

Per fruire dell’agevolazione è necessario presentare una perizia giurata di un ingegnere abilitato, che attesti il ​​rispetto dei requisiti previsti dalla legge (se l’importo è inferiore a 300.000 euro, la perizia può essere sostituita da una dichiarazione sostitutiva di atto notarile rappresentato da un avvocato).

L’interconnessione resta requisito fondamentale per poter fruire dell’agevolazione. Dal 2021 l’utilizzo del credito di imposta potrà partire dallo stesso anno di avvenuta interconnessione dei beni.

Per le imprese ammesse al credito d’imposta, la fruizione del beneficio spettante è comunque subordinata alla condizione del rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro applicabili in ciascun settore e al corretto adempimento degli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.

Per poter beneficiare del credito di imposta, le fatture e gli altri documenti relativi all’acquisizione dei beni agevolati devono contenere l’espresso riferimento normativo. La presente normativa è valida per gli investimenti effettuati a partire dal 1° gennaio 2023.

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Domande frequenti sul Credito di Imposta e sull’Industria 4.0

Cos’è l’Industria 4.0?

L’Industria 4.0 è una rivoluzione tecnologica che sta trasformando il modo in cui le aziende producono beni e servizi. Si basa sull’automazione dei processi produttivi, sull’interconnessione dei dispositivi e sulla raccolta e analisi dei dati.

Quali sono i vantaggi dell’Industria 4.0?

L’Industria 4.0 offre numerosi vantaggi alle aziende, tra cui un aumento dell’efficienza produttiva, una riduzione dei costi di produzione, un miglioramento della qualità dei prodotti e una maggiore flessibilità nella gestione della produzione.

Quali sono le tecnologie chiave dell’Industria 4.0?

Le tecnologie chiave dell’Industria 4.0 includono l’Internet delle Cose (IoT), la robotica avanzata, la realtà aumentata, la stampa 3D, l’intelligenza artificiale e il cloud computing.

Quali sono le sfide dell’Industria 4.0?

L’Industria 4.0 presenta alcune sfide, tra cui la necessità di investire in tecnologie avanzate, la gestione dei dati sensibili, la formazione del personale e la sicurezza informatica.

Quali sono gli obiettivi dell’imposta sull’Industria 4.0?

L’imposta sull’Industria 4.0 è stata introdotta dal governo italiano per incentivare le aziende a investire in tecnologie avanzate e migliorare la loro competitività. L’obiettivo è di favorire la crescita economica del paese e la creazione di posti di lavoro qualificati.